Con l’arrivo della stagione estiva molte persone lasciano l’auto in garage e preferiscono la bicicletta per spostarsi. Si tratta di una buona abitudine: i muscoli delle gambe si rinforzano senza però gravare sulle articolazioni di anca e ginocchio che anzi beneficiano del movimento fluido della pedalata. Perché pedalare faccia così bene alle articolazioni lo spiega il professor Marco Lanzetta, consulente internazionale del Centro Nazionale Artrosi di Monza.
«Non è un caso che la maggior parte dei programmi riabilitativi dopo intervento di protesi dell’anca o del ginocchio preveda la bicicletta o cyclette – esordisce il professor Marco Lanzetta -. Questa è infatti un’attività fortemente consigliata a chi soffre di problemi alle articolazioni, sia che si tratti di una pedalata di piacere sia di allenamenti più intensi. Da non sottovalutare inoltre che si tratta di un’attività che può essere praticata da chiunque, anche comodamente a casa propria, con una cyclette».
I vantaggi del pedalare
«I benefici di questo sport sono numerosi – aggiunge il professor Marco Lanzetta -. Innanzitutto il movimento praticato durante la pedalata contribuisce a rinforzare la muscolatura para-articolare del ginocchio e dell’anca, fornendo un maggior equilibrio e supporto alle articolazioni. Inoltre, è in grado di stimolare la produzione di liquido sinoviale, aiutando la lubrificazione degli arti. Essendo un’attività di tipo aerobico infine, questo sport può contribuire al controllo del peso, fattore che, com’è noto, è strettamente legato allo sviluppo dell’artrosi».
Anca e ginocchio: in forma con la bicicletta
«Per quasi tutte le persone che soffrono di artrosi di anca e ginocchio – prosegue l’esperto – la bicicletta e la cyclette sono tra le attività più consigliate per mantenersi in forma e migliorare lo stato di salute dell’articolazione malata. Si tratta di un esercizio fisico che non carica il peso corporeo sulle articolazioni, come la corsa per esempio, ma viene scaricato sulla sella riducendo così l’eventuale dolore in caso di artrosi. Si tratta dunque di un’attività da prediligere sia per chi è già affetto da questa patologia sia per chi volesse praticare uno sport in grado di prevenirla».
Bici e artrosi: piccole precauzioni e qualche controindicazione
«La bicicletta è dunque un’ottima soluzione di allenamento per le persone affette da artrosi – prosegue il professor Marco Lanzetta -, ma con alcune precauzioni per far sì che i benefici di non si trasformino in potenziali danni.
1. non eccedere con i carichi di lavoro: velocità e durata degli allenamenti devono essere adeguati al proprio stato di forma e allo sforzo che l’articolazione può sopportare
2. studiare un programma di allenamento specifico e personalizzato con l’aiuto di un fisioterapista o di un personal trainer
3. aumentare il carico di lavoro in maniera progressiva e graduale
4. prestare particolare attenzione ai segnali del corpo, come ad esempio la comparsa di una sintomatologia dolorosa: le articolazioni potrebbero infiammarsi e aver bisogno di riposo e di ulteriori terapie contro il dolore
«In alcuni casi, pedalare è sconsigliato – conclude l’esperto -. Le persone che soffrono di conflitto femoro-acetabolare, ad esempio, dovrebbero mettersi in sella solo di tanto in tanto e prestando grande attenzione al mantenimento di una postura corretta. In questi casi si può infatti cercare di scongiurare gli eventuali danni alla cartilagine evitando posizioni scorrette durante la pedalata.
Sarà importante regolare anche l’altezza del sellino rispetto al manubrio in modo da ridurre l’angolo tra il tronco e la coscia riducendo o evitando il conflitto osseo».
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